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Incontro con Travis Ng

Rencontre avec Travis Ng
Rencontre avec Travis Ng

Con la sua silhouette affilata e lo sguardo preciso, Travis Ng considera l’abbigliamento come una seconda pelle… Un incontro con una mente misurata.

Travis, hai co-fondato COLLARO con l’idea di rendere il su misura più accessibile, senza rinunciare alle esigenze della sartoria tradizionale. Qual è stata la scintilla iniziale?

La scintilla iniziale è nata da un gruppo di amici del liceo con cui passavo molto tempo. Si vestivano bene e, soprattutto, si divertivano a sperimentare con l’abbigliamento maschile in termini di tagli, colori e fantasie.

Ispirato da loro, negli anni ho accettato alcuni lavori part-time in diverse aziende di abbigliamento. Uno di questi è stato uno stage presso un noto sarto a Singapore, è stata la mia prima vera esposizione al mondo del su misura.

Ricordo ancora la felicità che ho provato quando ho ricevuto il mio primo completo su misura: era la prima volta che indossavo qualcosa che mi calzava davvero bene, visto che, avendo una corporatura esile, trovavo sempre difficile trovare abiti che mi stessero davvero bene. Quel completo mi ha dato una grande spinta in termini di fiducia in me stesso. Ha anche fatto nascere in me il desiderio di creare COLLARO: volevo ricreare quella sensazione per i clienti che avrei vestito in futuro.

Il tuo approccio all’abbigliamento è molto preciso, quasi architettonico. Da dove nasce questo gusto per l’eleganza e la sobrietà?

Man mano che cresceva il mio interesse per il "made-to-measure" maschile, ho iniziato a informarmi più in profondità, leggendo blog e libri.

La mia prima fonte di ispirazione è stata The Sartorialist, un blogger di moda americano. Sul suo blog presentava uomini ben vestiti come Simone Righi e Alessandro Squarzi, possiedo ancora il suo primo libro nella mia libreria.

Nel corso degli anni, altre influenze fondamentali mi hanno aiutato a sviluppare un occhio per il design.

Viaggi molto tra Asia, Europa e Stati Uniti... Cosa alimenta oggi il tuo modo di pensare le silhouette?

Anche se vedo silhouette molto diverse nei miei viaggi, credo in un principio fondamentale: l’equilibrio è essenziale. La silhouette deve essere pensata in funzione del corpo del cliente e delle sue preferenze, e questo principio si applica a tutti, indipendentemente dalla loro origine.

Ciò che funziona per un cliente alto e magro non funzionerà per uno basso e robusto. È quindi importante consigliare una silhouette adatta a ciascuno.

Non imponiamo mai una silhouette precisa ai nostri clienti, devono amare ciò che indossano e sentire che la forma che suggeriamo li valorizza. Solo allora potranno davvero apprezzare i capi che sono stati fatti per loro.

Quando hai scoperto la SERICA Ref. 1174 ‘Parade’, c’è stato un dettaglio che ha catturato particolarmente la tua attenzione?

Molti dettagli hanno attirato la mia attenzione, ma due in particolare spiccano: la cassa a gradini che conduce al quadrante soleil. È un oggetto architettonico.

Se dovessi riassumere l’anima del tuo ‘Parade’ con due parole prese dal vocabolario dell’abbigliamento maschile, quali sceglieresti?

Equilibrio e Precisione.

Incontro con Travis Ng
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